OTTIMI PUNTEGGI DA VINOUS
Siamo lieti di condividere le recenti recensioni dei nostri vini da parte della prestigiosa rivista internazionale Vinous, in seguito alle degustazioni di Eric Guido.
In primo piano spicca l’Amarone Classico Sant’Urbano 2019, che ha ottenuto un prestigioso punteggio di 96 punti. A seguire troviamo il Valpolicella Superiore Sant’Urbano 2020, valutato con 92 punti, Il Valpolicella Classico Ripasso e il Valpolicella Classico 2022 che hanno ricevuto rispettivamente 90 e 89 punti, confermando la coerenza nel raggiungimento di standard qualitativi elevati su tutta la gamma dei nostri vini.
Le parole di Eric Guido nell’articolo del 29 Febbraio “Veneto a constant state of evolution”, riassumono in modo preciso l’essenza dello stile Speri. Guido infatti scrive “Se devo scegliere un Amarone da mettere in tavola, non c’è dubbio: Speri è la mia prima scelta. Seguo i loro vini da quasi vent’anni e mi conquistano sempre con il loro basso grado alcolico, il ridotto residuo zuccherino, la longevità e, soprattutto, il puro piacere che offrono….” Poi continua:”La famiglia Speri gestisce l’azienda da oltre 150 anni. Attualmente, alla guida della settima generazione, mantengono viva la tradizione producendo solo cinque vini. L’azienda si trova a Pedemonte, con 60 ettari di vigneti nella zona Classico. Tutte le loro pratiche sono biologiche e prediligono il sistema di allevamento a pergolato modificato. Speri è stata pioniera nell’utilizzare nomi di vigneti singoli sulle loro etichette fin dal 1974, a partire dal vigneto Sant’Urbano Amarone. Ci sono molte ragioni per cui Speri si distingue dagli altri produttori. Sicuramente, il vigneto di Sant’Urbano è una di queste. Situato lungo la cresta della collina che separa le valli di Fumane e Marano, a un’altitudine di 250-380 metri, ospita viti di circa cinquant’anni. Ma c’è un’altra caratteristica importante: Speri continua ad utilizzare l’uva Molinara. Luca Speri ha spiegato che, nonostante la tendenza verso vini più robusti negli anni 2000, la Molinara con il suo colore più rosato e leggero è stata in gran parte abbandonata dagli altri produttori. Il 2019 si presenta maestoso, mentre il Valpolicella 2020 è uno dei vini più complessi e al tempo stesso adatti alla gastronomia nella sua categoria. Durante la mia visita, ho avuto il piacere di degustare anche cinque annate precedenti dell’Amarone, che risalgono fino al 1977. Ognuno di essi era ancora vibrante e pieno di vita.”
Qui di seguito tutte le recensioni di Vinous:
94 P. AMARONE CLASSICO SANT’URBANO DOCG 2012
“L’Amarone della Valpolicella Classico Sant’Urbano del 2012 è un vino discreto ma incredibilmente affascinante.”. “La sua consistenza è morbida come la seta, con un’acidità fresca bilanciata da note di frutti di bosco acerbi e una concentrazione di caramelle alla violetta”. “A 11 anni dalla vendemmia, il 2012 si sta appena rivelando, promettendo un invecchiamento ancora più interessante nel tempo.”.
95 P. AMARONE CLASSICO SANT’URBANO DOC 2004
“L’Amarone della Valpolicella Classico Sant’Urbano del 2004 è un vero seduttore, con un bouquet intensamente fresco ma delicatamente avvolgente che unisce ciliegie nere mature, mirtilli, note speziate balsamiche e un tocco di violetta.” “l 2004 si trova in uno stato di perfetta maturità, pronto per essere gustato appieno.”.
93 P. AMARONE CLASSICO SANT’URBANO DOC 1995
“L’Amarone della Valpolicella Classico Sant’Urbano 1995 si apre con un bouquet di cedro e violette secche, che si sviluppa gradualmente rivelando prugne macerate e sfumature di canfora. Questo vino è un vero e proprio modello di eleganza, con una consistenza vellutata che avvolge il palato e una complessità aromatica senza soluzione di continuità.”. “Nonostante il passare degli anni, il 1995 conserva ancora una notevole struttura, con un finale lungo e carico di tensione.”.
94 P. AMARONE CLASSICO SANT’URBANO DOC 1988
“Pienamente maturo ma intrinsecamente sensuale, l’Amarone della Valpolicella Classico Sant’Urbano del 1988 si apre con un intrigante miscela di terre frantumate, sottobosco, muschio animale e sottili note di cedro.”. “Nonostante la sua potenza e densità, il 1988 mantiene un’energia vivace, grazie alla fresca acidità che lo attraversa, concludendo in un finale lungo e sfaccettato. Una piacevole sensazione di amarezza ravviva il palato, aggiungendo ulteriore profondità all’esperienza complessiva. Sebbene abbia superato il suo apice, il 1988 mostra ancora una vitalità sorprendente e promette di offrire ancora molti anni di piacere prima di raggiungere il suo pieno declino”.
93 P. AMARONE CLASSICO SANT’URBANO DOC 1977
“L’Amarone della Valpolicella Classico Sant’Urbano del 1977 sorprende per la sua straordinaria freschezza nonostante l’età. Profondamente complesso, offre un bouquet di fiori secchi, legno di cedro, cacao in polvere e sottili note di miele grezzo. Al palato, si distingue per la sua consistenza vellutata, guidata da un’acidità vivace che dona un senso di vitalità al vino.”.
92 P. VALPOLICELLA CLASSICO SUPERIORE SANT’URBANO DOC 2010
“Il Valpolicella Classico Superiore Sant’Urbano 2010 offre un affascinante mix di amarene succose, spezie autunnali, scorza d’arancia essiccata e sottobosco. [Questo vino si presenta setoso e avvolgente, con una cascata di frutti di bosco maturi che invadono il palato…]” [“…una testimonianza della piacevolezza distintiva della Valpolicella.”].
90 P. VALPOLICELLA CLASSICO SUPERIORE SANT’URBANO DOC 2005
“Il Valpolicella Classico Superiore Sant’Urbano 2005 si presenta in tutta la sua maturità con un bouquet oscuro e seducente di salsa di prugne, arancia rossa e accenni di tabacco. Questo vino è elevato e raffinato, con un cuore di ciliegia acida e una nota di mineralità salina, animati da un’acidità vibrante.”.
A Constant State of Evolution (Feb 2024) di Eric Guido – Vinous di Antonio Galloni