L’AMARONE CLASSICO VIGNETO SANT’URBANO 1988 OTTIENE UN PUNTEGGIO ECCELLENTE DA IAN D’AGATA
Ian d’Agata, uno dei principali esperti di vino e critici enologici internazionali, in un recente articolo su Terroir Sense del 23 febbraio, intitolato “Dagli archivi, vini italiani iconici: una fantastica degustazione a Londra”, ha definito il nostro AMARONE CLASSICO VIGNETO SANT’URBANO 1988 come un capolavoro definendolo come “uno degli Amarone più equilibrati che abbia bevuto negli ultimi anni”, dichiarando inoltre che il punteggio di 98 punti (98 punti!) è “forse avaro considerando la bellezza di questo vino”.
Qui di seguito le parole di Ian D’Agata:
“…L’Amarone della Valpolicella Vigneto Sant’Urbano Speri 1988 è un capolavoro. Chiunque legga questo articolo ha probabilmente provato l’Amarone una volta nella vita, se non di più; ma la verità è che, per un vino così famoso, non tutti gli esempi sono così equilibrati e facili da bere come dovrebbero essere. Il vino di Speri del 1988 (un’annata eccellente) si beve splendidamente in questo momento: si trova in un punto dolce che lo rende allo stesso tempo estremamente vellutato, delizioso e irresistibile, anche se relativamente giovane e degno di invecchiamento. ….”
“Caldo, profondo colore rosso con un bordo di granato pallido. Assolutamente affascinante, il naso multidimensionale combina ribes nero, ciliegia rossa essiccata, prugne macerate in alcol, spezie brune, cioccolato al latte e minerali, il tutto sollevato da una nota floreale sbiadita. Dolce, cremoso e profondo all’ingresso, poi meno vistoso e sempre più preciso nel mezzo, eppure meravigliosamente energico nonostante la sua irresistibile setosità e dolcezza della polpa di frutta rossa. Molto maturo ma non eccessivo, mette in mostra in modo magico, ancora luminose note di frutta rossa e spezie dolci che si protraggono fino a un finale estremamente lungo e vibrante caratterizzato da tannini suavi e elementi molto complessi di spezie, fiori e liquirizia. Né nello stile spesso da blockbuster di Amarone nel stampo di Dal Forno né così penetrantemente elegante come i migliori di Quintarelli, questo Amarone Speri del 1988 è uno dei vini Amarone meglio bilanciati che abbia assaggiato negli ultimi anni. Da bere perfettamente adesso (almeno questa bottiglia), Speri dovrebbe essere pagato dal Consorzio o dal governo italiano per servire” questa bellezza in tutto il mondo, perché basta un sorso per far innamorare le persone dell’Amarone. È così buono che sto pensando se sto essendo tirchio con il mio punteggio. Finestra di consumo: 2024-2035”.